Zen
Il Senso Del Non Senso è un manuale di pratica
dello Zen e poiché lo Zen riguarda il progressivo disapprendimento
di tutti i condizionamenti ricevuti, fino all'estinzione conclusiva
dell'ego nella gloria dell'assoluto, anche un manuale di deprogrammazione.
L'illuminazione, termine comune nel mondo dello Zen, è lo svincolo
di tutte le sinapsi che fluttuano libere e danno la sensazione dello
schiudersi dei mille petali del fiore di loto della consapevolezza
divina.
Lo
Zen è famoso per essere strano, affilato e a volte violento.
Le sue divertenti storielle, apparentemente senza senso ed inconcludenti,
hanno in realtà il significato assai chiaro di indicare lo
stato dell'essere e della mente al di là dei paradigmi e dei
luoghi comuni ereditati. L'universo dello Zen è oggettivamente
soggettivo e soggettivamente oggettivo, radicato su quel terreno comune
di comprensione che è il puro atto di testimoniare la realtà
per quello che è, scevra da interpretazioni, definizioni e
giudizi.
Tutto
ciò, chiaramente, si riduce ad essere il semplice disimparare
di tutto l'imparato con conseguente ripristino e riavvio del nostro
cervello, midollo spinale e sistema nervoso centrale allo stato originale
di funzionamento, coscienti di aver premuto il tasto reset di nostra
spontanea volontà e capaci di intendere e volere. Le pratiche
dello Zen ci portano direttamente qui, mentre gli aneddoti sgretolano
un poco alla volta i muri e le colonne del tempio, disintegrando infine
la cristallizzazione karmica del nostro bozzolo egoico e spalancando
l'infinito cielo dell'assoluta consapevolezza, priva di forma e piena
di tutto, soprattutto di verità, magnificenza e piacere.